Il mio Blog Descrizione

Corona Virus Covid 19 Diario di una Quarantena

Diario di una quarantena






Il mio slogan :

Io vorrei tornare ad uscire con le mie rughe al vento,
Non vestita da bandito!!!!


Diario di una quarantena

Qui' sotto ho raccolto i video e le vignette piu' carine che mi sono arrivate dagli amici in questo periodo!









Spogliarello....



Il Parroco.....





Tom e Jerry

30 Maggio 2020

Si io il 18 Maggio sono uscita e...a parte le mascherine e i guanti in giro non è cambiato nulla....
L'unica cosa che ho capito comunque di questo periodo è che alla maggior parte delle persone è mancato : il parrucchiere , l'estetista e il caffè al bar....Sono contenta di non avere figli....perchè lasciargli in eredita' questi valori...mi vergognerei.....

16 Maggio 2020

Devo dire che in questo periodo la persona che in fondo ho sentita piu' vicina è stato il mio medico di base, il Dott.Paolo Montarsolo.
Grazie per la Sua presenza anche in questo periodo.
Vi lascio i consigli che mi ha mandato per email.

Sono contento di avere sue buone notizie ma anche di sapere della sua prudenza nel muoversi perchè il pericolo non è affatto passato; anzi, proprio adesso le cose potrebbero ricambiare bruscamente. Continui a vivere come ha fatto finora, più che può isolata.
Ok evitare gli autobus!!
Cari saluti e a presto.
comunicazione N.2 ai Sigg. Assistiti

Ad integrazione di quanto già suggerito recentemente circa l'utilizzo di fermenti lattici quale aiuto al nostro sistema immunitario, risulta utile non trovarsi carenti di vitamina D proprio in questo periodo di pandemia: molti soggetti ricoverati mostrano questa mancanza che sembra aggravare il quadro clinico dal momento che, proprio come i fermenti lattici, la vitamina D interviene nella pronta risposta anticorpale: una sola dose al mese di 50.000 unità internazionali di vitamina D (un solo flaconcino da bere al mese dopo un qualsiasi pasto) sembra sufficiente. Tale farmaco è prescrivibile solo in caso di osteoporosi grave e documentata: quindi, in questa situazione, il farmaco è a pagamento (anche se il vostro farmacista di fiducia potrebbe dire il contrario); si tratta, comunque, di un costo di 6-7 euro al mese. Al momento consiglierei, visto il perdurare della pandemia, un flaconcino al mese per almeno 2-3 mesi. Per lo stesso motivo (stimolo alle difese immunitarie) ripeterei mensilmente un ciclo di 10 giorni di fermenti lattici.

Occorre anche proseguire con la regolare assunzione di vitamina C consumando frutta fresca quotidianamente.

Un caro saluto e la raccomandazione di persistere nell'essere molto prudenti e nel limitare al massimo i propri spostamenti come viene consigliato dalle Istituzioni.


Genova, 16/5/2020 Paolo Montarsolo


10 Maggio 2020


Bè pare che il 18 Maggio sara' liberi tutti!!!
Per ora un omaggio a tutte le mamme!!!
Auguroni mamme!!!





27 Aprile 2020

Quasi finita.......ridiamoci sopra......cerchiamo.....


Video vignette divertenti  

25 Aprile 2020

Notre Dame De Paris - LIBERI


La cosa che ho amato di piu' in questi ultimi 10 anni è stata la liberta' di decidere. 
Essere liberi da impegni e poter andare dove si vuole e direi che è una gran cosa essere padroni del proprio tempo!!!!
Io che ho sempre amato viaggiare, ma non chi sa dove, girare un po' in Liguria.
Comunque mi giro un po' Toscana,Marche,Francia.....La mia amata Costa Azzurra!!!
Oppure passare qualche giorno al mare,andare a trovare gli amici fuori citta', andare all'aeroporto a vedere gli aerei che partono,in porto a vedere le navi che arrivano,una gita sui monti....insomma fare quello che ti va' quel giorno....
Invece che succede? 
14 Agosto 2018 Crolla il Ponte Morandi!!!! Stavo andando ad Ovada schivato per una mezzora!!! 
Bè in attesa che rifacciano il ponte....giro un po' per la Val D'Aveto

https://albinadonati.blogspot.com/2018/08/un-omaggio-alla-nostra-liguria-ferita.html

https://albinadonati.blogspot.com/2018/08/fontanigorda-e-il-lago-delle-lame.html

TADADADA!!!!!

Marzo 2020

Corona Virus

CHIUSI IN CASA QUARANTENA!!!!

Forse è una congiura?

Un attentato alla liberta'???

Chissa'.....vedremo cosa succede a Maggio!!!
Nel frattempi oggi mi mangio un bel piatto di troffie con patate,fagiolini e pesto....tutto verde speranza come in questo periodo!!!!!


Intanto viva il 25 Aprile !!!! Festa della liberazione!!!!


23 Aprile 2020

Riflessione......

A maggio liberi tutti?

Io penso che stia alla nostra intelligenza....chissa' se l'abbiamo imparato.....
Forse non l'abbiamo capito ma...dobbiamo stare lontani gli uni dagli altri e protetti....al momento.....purtroppo non si puo' fare altro....sara' perchè io essendo asmatica cercavo di stare attenta anche prima...per me un semplice raffreddore mi provocano attacchi di asma che mi costringono a 15 gg minimo di cortisone...quindi è una cosa che facevo gia' prima...certo non andavo in giro con mascherina e guanti, ma cercavo di stare lontano da chi aveva un raffreddore o quant'altro.
Quindi cerchiamo di usare la testa!
Se ci sono 10 persone su una panchina,non andiamoci proprio in mezzo!
Se ci sono 15 persone nel supermercato anche se ci dicono di entrare, non entriamo!!!!!

Usiamo la testa sempre!!!!!

18 Aprile 2020 

Giornata tipo di quarantena

Restare a casa tutto il giorno a volte puo' essere pesante...soprattutto per chi magari è abituato ad uscire tutto il giorno e tutti i giorni.
Cosi' io mi sono organizzata cosi'.
Una volta a settimana scendo in paese a fare la spesa e quello che non trovo qui' lo ordino su internet e devo dire la verita' sono stati velocissimi nelle consegne, nonostante il brutto periodo!
Non cavolate....ma il cibo per i miei tre gatti che sono anziani 2 da 15 anni e uno che si avvia a superare i 20! e noiosi....
Mangiano solo alcuni tipi di umido e croccantini...quindi mi sono ordinata i loro cibi preferiti da Zooplus e anzi li ho pagati meno e zero spese di spedizione!


Link Zooplus

Fortunatamente abitando in campagna riesco a fare qualche passeggiata...Cosi' ad inizio mattinata mi faccio circa 20 minuti di cammino in giro vicino a casa .
Avendo il terrazzo mi prendo il sole sino a mezzogiorno oppure se è brutto cucio,metto a posto qualche cosa in casa,lavoro al computer,gioco.
Poi faccio qualche lavoretto in casa e  mi metto questo video e faccio 10 minuti circa di ginnastica,senza strafare

video 10 minuti di ginnastica senza strafare

Verso le 13.30 mangio,cosi' meta' della giornata è andata!

Poi ho l'hobby del cucito e quindi sino quasi alle 18.00 cucio ora è chiaro sino a tardi e si vede bene senza accendere la luce.
Ma a volte lavoro al computer,aggiorno i blog,faccio qualche video,scrivo su facebook...insomma io a dire la verita' non mi annoio proprio!
E anzi..a dirla tutta,dopo aver lavorato 30 anni al freddo e aver fatto sempre lavori pesanti...me la sto godendo proprio!!!
Se poi trovassi un lavoro da casa sarei veramente felice!!!!
Verso le 18.00 mi rimetto il video di ginnastica

Video 10 minuti di ginnastica

E...direi che la giornata è quasi passata
Mi preparo una bella cenetta,con del bel pane o magari una pizza e perchè no una buonissima focaccia al rosmarino!!!!

La mia pagina facebook Pane senza lievito di birra

un bel  film e.....a dormire pronti per la prossima giornata!!!

09 Aprile 2020
In attesa del video per gli auguri di Pasqua lascio ancora una volta un appello con un mio video.
Vorrei tornare ad uscire con le mie rughe al vento e non vestita da bandito....



Aggiornamento al 5 aprile 2020
Ben poco da dire....i guariti sono piu' dei deceduti....ma sempre tante persone che continuano a fare finta di niente,cosi' per ora ce ne stiamo in casa sino al 13 aprile 2020.
Secondo me lo porteranno ancora sino al 15 maggio 2020 se non oltre....
Cosi vi metto il link di un video che ho scaricato da anni.
Sono 10 minuti di esercici per le gambe e le braccia che possono fare tutti. Io di solito li faccio una o due volte al giorno quando piove.

10 minuti alla portata di tutti

Buona quarantena a tutti!!!


Aggiornamento al 23-03-2020 
Forse la situazione migliora i guariti superiori ai deceduti
Andra' tutto bene restiamo a casa!!!!

Video Youtube Aggiornato al 23-03-2020

Nota del 23-03-2020

La manfrina delle mascherine!
Ovunque dicono che non servono se non sei infetto o assisti persone infette o fai lavori a riscio....E allora perchè quando vado al supermercato (io no) sono tutti in fila con la mascherina?
Vi lascio il link di questo sito dove comunque ribadiscono che non servono ma spiegano come farle e come devono essere fatte : IMPERMEABILI!!!!
https://www.umbria24.it/attualita/come-realizzare-una-mascherina-ad-alta-permeabilita-al-costo-di-10-centesimi

E qui' Vi lascio uno stralcio dell'articolo che mi è sembrato interessante sia per le cose scritte che per il tutor della mascherina che deve essere IMPERMEABILE!!!!!

«L’importante di questa carta da forno è la praticità dell’idrorepellenza a costo zero», spiega Garbagnati. L’efficacia, Fanpage.it l’ha chiesta a Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano. «Guardi, così muore qualcuno» ha risposto il virologo. E ha spiegato il perchè: «Così non funziona e non isola. Il rischio è che uno si mette una mascherina inutile come quella e pensa di essere al sicuro». Poi ha anche detto che «non serve all’aperto per un soggetto sano, è meglio un’attenzione alle procedure di pulizia e igiene». Continua quindi la differenza di parere tra chi sostiene che abbia anche una funzione protettiva e chi invece ribadisce che vale solo per chi è contagiato al fine di ridurre il rischio di contagio.
Ci si chiede quindi E poi oltre a ricordare che «va cambiata ogni 4 ore», dice anche che  «va usata solamente dai casi accertati di coronavirus e dagli operatori sanitari che hanno in cura pazienti infetti», senza spiegare però, in questo caso, se per proteggersi da questi o esclusivamente per evitare di contagiare altri, in caso loro si fossero contagiati. E aggiunge anche che «se proprio saremo nella peste nera, quando non ci sarà nient’altro ogni cosa è buona», come a lasciare intendere che in casi di diffusione devastante della malattia e in assenza di mascherine, sarebbe anche il caso di provare qualche forma di protezione. E’ il caso a questo punto di affermare che almeno una di queste due condizioni esiste, ovvero quella della reperibilità delle mascherine. Come esiste anche chi suggerisce comunque di indossare la mascherina se si va in zone a rischio come gli ospedali.
Ora tenuto conto del fatto che ne occorrono diverse e che quindi si potrebbe rischiare di mettere sempre la stessa, proponiamo i video per la realizzazione di mascherine fai da te precisando innanzitutto che non c’è evidenza scientifica che abbiano validità al pari di quelle riconosciute e, in secondo luogo, che nel realizzarla si dovrebbe fare attenzione a renderla quanto più aderente possibile visto che, come accade per quelle generiche a fascia non ad alta protezione, queste auto prodotte non presentano un meccanismo che favorisca l’aderenza al volto.
https://www.facebook.com/farmaciasangiacomo/videos/814188412397192/?t=0

E.....nota al 21-03-2020

Io se qualcuno non lo sapesse vivo in un paesino dell'entroterra di Genova Bargagli Traso Alta
Il-paesino-dove-vivo

Sino a lunedi' 16 direi tutto nella norma , piu' o meno come sempre, nelle giornate "normali" intorno alle 06.00 di solito si incomincia a sentire qualche macchina che scende lungo la strada i soliti che vanno al lavoro,qualche ambulanza,le corriere....invece in questi giorni di quarantena tutto è caduto in una bolla di silenzio...poche macchine ,zero ambulanze.....cosi che i pensieri scorrono nella mente....e  giorni fa' avevo letto su un articolo che l'unico mezzo che abbiamo per combattere il corona virus è la mascherina. Caspita dico io....certo che mio nonno mi raccontava che li avevano mandati in Russia con le scarpe di cartone....
Tratto da Wikipedia


Data



agosto 1941 – 20 gennaio 1943[N 1]
Campagna italiana di Russia


EsitoDisfatta italiana


L'insufficienza dell'equipaggiamento e dei mezzi del Regio Esercito fu evidenziato anche in Russia. L'armamento personale del soldato si articolava sul datato ma robusto fucile Carcano Mod. 91, sulla mitragliatrice pesante Breda Mod. 37 e sul Mortaio da 81 Mod. 35; mediocri erano invece i fucili mitragliatori Breda Mod. 30 e Breda Mod. 5C che s'inceppavano facilmente, i mortai Brixia Mod. 35 da 45 mm che sparavano bombe troppo leggere e le bombe a mano con spolette inefficaci su neve e terreno fangoso. Grave si confermò la mancanza totale di un'arma automatica individuale paragonabile al PPŠ-41 o all'MP 40 e non fu posto rimedio alla dotazione standard di armi automatiche di squadra, che nel battaglione italiano era inferiore a quella di un battaglione tedesco o russo. La fanteria era inoltre priva di reali pezzi anticarro e il 47/32 Mod. 1935, un cannone d'accompagnamento improvvisato nel ruolo controcarri, era inutile contro i T-34 sovietici[26]. L'equipaggiamento invernale si rivelò insufficiente e, se durante il primo inverno di guerra il CSIR fu fornito per tempo di adeguati indumenti di lana (seppur si trattasse di lana autarchica), l'ARMIR dovette affrontare il secondo inverno senza i pratici cappotti imbottiti utilizzati da alleati e nemici, senza tute bianche atte a mimetizzarsi con l'ambiente (furono distribuite solo al Battaglione alpini sciatori "Monte Cervino") e senza calzature adeguate: gli scarponi chiodati, infatti, erano inadatti al fango e alla neve, non potevano essere imbottiti con calze supplementari e i chiodi favorivano la formazione di ghiaccio. Durante il primo inverno i casi di congelamento furono relativamente pochi perché i fanti passavano le notti nelle isbe o nei bunker, tuttavia il generale Messe scrisse fin da subito che le truppe necessitavano di calzature simili ai valenki, ossia stivali alti e robusti in feltro di facile costruzione. Ma la mancanza di elasticità dei comandi e, probabilmente, gli interessi dei fornitori, fecero sì che la produzione di tali calzature non fosse nemmeno presa in considerazione e Roma autorizzò solamente l'acquisto in loco di pezzi russi[27].

I nostri soldati avevano le scarpe di cartone!”. In realtà gli scarponcini militari italiani erano in cuoio e pelle di buona qualità, certamente quando si devono fare indumenti in milioni di esemplari si prendono delle scorciatoie produttive: quindi si usano fibre artificiali, etc. Gli stessi tedeschi già dal 1939 accorciarono i loro famosi stivali per risparmiare cuoio, dal 1941 distribuirono alle reclute solo degli scarponcini bassi da portare con le ghette, e iniziarono presto a usare filati artificiali come il rayon nei capi d’abbigliamento e a usare bachelite, carta pressata e resine per fare bottoni o parti di equipaggiamento. Lo stesso equipaggiamento invernale italiano, consistente in cappotto in panno, guanti in lana, etc., seppur purtroppo inadeguato per l’inverno russo, era esattamente pari a quello tedesco del 1941; solo nell’inverno successivo la Wehrmacht introdusse delle tenute imbottite per i suoi soldati. Di nota anche il fatto che al Btg. Monte Cervino, inviato in Russia, furono consegnati scarponi dotati delle modernissime suole in gomma VIBRAM, altro che “cartone”!
Corollario: “Avevamo le pezze da piedi e le fasce mollettiere”. Le pezze da piedi erano considerate dai veterani come migliori e più durevoli delle calze, le fasce mollettiere erano, all’inizio guerra, adottate da molti dei contrapposti eserciti! “Noi avevamo il fucile 91, del 1800!” Una delle frasi dimostranti maggiore malafede: il fucile 91 fu in effetti adottato nel 1891… ma d’altronde i fucili usati nella seconda guerra mondiale delle altre nazioni erano molto più recenti? Vediamo: Germania, Mauser K98k, adozione 1898, Inghilterra, Lee Enfield, 1900, Russia, Moisin-Nagant, 1891, Giappone Meiji-Arisaka, 1897, USA, Springfield 1903… 1903! Il “vecchio” 91 era decisamente in buona compagnia!
“Il nostro esercito era male armato!”. Certamente dopo il 1942-1943 il divario tecnologico e industriale con le potenze Alleate o la Germania si ampliò effettivamente in modo irreparabile per il sistema industriale-militare, sociale e politico italiano ma sino al 1941-1942, se per esempio compariamo armi e mezzi italiani con quelli inglesi in Nord Africa, uno dei teatri che videro il maggior impegno delle FFAA italiane nella seconda guerra mondiale, troveremo delle sorprese: nelle armi individuali sostanziale parità, e se gli inglesi avevano una eccellente mitragliatrice leggera, il Bren, noi schieravamo una ottima mitragliatrice pesante, la Breda 37. Una nota dolente riguarda poi il famoso moschetto automatico Beretta MAB 38 A, eccellente arma da fuoco automatica camerata per una potente munizione da 9 mm: prodotta in decine di migliaia di esemplari già nei primi anni di guerra, fu però distribuita solo a pochi reparti e in pochissimi esemplati a causa della mentalità retrograda degli Uffici Armi del Regio Esercito che vedevano nella celerità di tiro dell’arma solo uno “spreco di munizioni”. Il risultato fu che prima della Repubblica Sociale Italiana il MAB finì in numeri maggiori nelle mani dell’Esercito Rumeno (che ne acquistò molti esemplari) e della Wehrmacht che ne requisì a magazzini interi dopo l’8 settembre 1943 controllandone poi la produzione che in quelle dei militari regi italiani. 
Qui' nel 2020 combattiamo un nemico invisibile con dei pezzetti di stoffa....non è mica cambiato molto!!!
Io sinceramente in questi giorni ho l'ansia....mi sembra che la situazione precipiti....e molto surreale!!!!! Direi veramente pessima!!!!
Tutti in fila con le mascherine,(io no) che si salutano ma non sanno chi sono....perchè non si riscono ....
se non danno un giro di vite ci ritroveremo con i medici che devono prendere decisioni su chi curare o magari ancora peggio ci troviamo l'esercito nelle strade!!!!
E mi sembra che la situazione non migliori.....

Oggi per la Liguria è una giornata pesante"17/03/2020 17:09:44

Il presidente ligure per la prima volta dall'inizio dell'emergenza anticipa il bollettino rivolgendosi alla popolazione: " Siamo nell'ora più buia, i casi stanno aumentando, abbiamo bisogno di non avere nuovi contagiati dopo".


19 MARZO 2020
Genova - I dati, aggiornati alla mattina di oggi, giovedì 19 marzo, sono impressionanti: in Italia sono morte quasi 3mila persone a causa del coronavirus, contro le poco più di 3mila decedute in Cina. Dove però la malattia ha colpito oltre un mese prima.


20-03-2020
Coronavirus, stop ad assembramenti e spostamenti nelle seconde case

L'intensificazione dei controlli

Da domani il Comune intensificherà i controlli per evitare assembramenti e far rispettare i divieti per contenere il Covid 19. Tutto il territorio sarà soggetto ai controlli, dalla passeggiata di Nervi a piazza
Caricamento, dalla strada che sale alla Madonna della Guardia ai parchi e ville comunali, dalla zona Expo al Forte di Begato.
Saranno cinquecento le persone – 350 agenti della Polizia Locale insieme a 150 volontari della Protezione Civile – impegnate sia sabato che domenica per assicurare una presenza capillare in parchi, passeggiate, spiagge e sentieri.
Oltre a chiedere l'autocertificazione, gli agenti e i volontari – in auto o a piedi – rilanceranno l'appello a restare a casa tramite altoparlanti.

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Oggi ho discusso con una persona che sosteneva che è tutto un complotto...che lo fanno per toglierci la liberta',che ci sara' un colpo di stato....che ci toglieranno i soldi....
che sono gli alieni????
Ma signori ci siamo o no???
Io gli ho risposto in privato...perchè c'è chi filtra le notizie e chi no...bisogna stare attenti a quello che si scrive!!!!
Comunque,tornando a noi ,questo è quello che raccomandano! Non mi sembra molto !!!!!







Video riassunto dal 11-03 al 17-03-2020

Video youtube riassunto dal 11-03 al 17-03-2020

Quando finira? Io penso mai....stamattina sono incominciate le offerte nuove alla Ekom,penso che sotto casa mia (parliamo di Traso Bargagli) siano passate almeno 50 macchine...nemmeno quando siamo in tempi normali ne passano cosi' tante...e....una CRETINA persino con i finestrini spalancati ma...aveva la mascherina!!!! Ho fatto un riassunto..ma mi sa' che ne dovro' fare parecchi!!!!
Nel mio piccolo sono a casa da venerdi' 13-03...che data! Devo dire che per me non è un grosso problema rimanere a casa anzi! Dopo aver lavorato 30 anni e praticamente di notte Vi assicuro che la cosa non mi pesa affatto! 
Tanto per illuminarVi su come la gente prende questa quarantena Vi racconto la storia della palazzina dove vivo.
Ci sono 3 famiglie. L'ultimo piano madre e figlio . Il figlio guida le corriere quindi esce tutti i giorni.
La madre lavora e ieri era a casa. Stamattina sento che esce e prende la solita corriera delle 6.52...pensavo andasse a lavorare,dato che non so cosa fa'...Invece no dopo qualche ora la vedo scendere dal corrierino!!! E' andata a fare la spesa...quando il figlio esce tutti i giorni in macchina!!!
Di fianco a me 1° piano , marito e moglie. Lasciano scarpe e giacche appese nella scala da una vita!
Circa 20 giorni fa avevo incontrato il marito in corriera e mi dice: sai sono stato ricoverato la settimana scorsa per una polmonite virale. Fantastico dico io!!! In questi giorni cosa fa'? Esce tutti i giorni sale e scende in corriera naturalmente per fare la spesa e comprare le sigarette.....Ma..la moglie resta a casa!!!
Sotto di me ci vive la madre di questi fantastici elementi!!! Lei niente da dire a parte che io ci ho litigato due anni fa' perchè detesto le persone che si lamentano sempre, figurati ora con questa quarantena!!!
Meno male che non Le rivolgo piu' la parola!!!
Lei comunque non esce da anni fara' circa un metro al mese in casa....quindi la quarantena la rispetta!!
Villetta di fianco alla nostra.
Marito e moglie , naturalmente non abitano qui' ma  a Genova.
Lui da quando è in pensione, ex vigile urbano, viene tutti i giorni a dare da mangiare ai gatti!
L'ho incontrato quando è uscito il decreto e Lui mi dice: e vabbè se mi fermano vengo in corriera!!!!!

Cosa dovevo dirgli che non capisce una benemerita m...a?
Un signore (in pensione) che parcheggia il Porter nel nostro piazzale questa settimana si è mosso cosi':
Lunedi ha preso il Porter ed è rientrato alla sera dalla mattina.
Mercoledi' è uscito un paio d'ore in macchina....
Intendiamoci io non sono una che spia i vicini , ma se in questo momento ti dicono di non uscire!!!
Io che dire...da venerdi' 13 sono a casa...e cerco di non uscire, a dire la verita' mi vergogno persino a portare la spazzatura dai bidoni!!!! La prendo troppo sul serio? Puo' darsi ma....
Gia' a volte mi sveglio al mattino ,non so Voi, ma in questo periodo se solo mi sento un leggero mal di gola, incomincio a preoccuparmi e magari ho solo russato come un trombone tutta la notte!!!!
Quindi per me che sono asmatica e non da allergia ,un solo raffreddore mi costringe a cortisone e notti insonni....figuriamoci un bel Corona Virus che mi intasa bronchi e polmoni!!!!
Concludendo :
se su 9 persone, compresa me , solo 3 la rispettano che cavolo di quarantena è???





Video riassunto dopo qualche giorno......11-03-2020

Video riassunto dopo qualche giorno....

In questi giorni non si parla d'altro e a dire la verita' non pensavo di parlarne proprio io.....
Io che non ho il televisore ormai dal 2011, io che cerco sempre di restare quasi sempre fuori da tutto......politica,sport,gossip.....insomma TUTTO.
Quindi per quel che mi riguarda,a parte qualche "tuffetto" durante la settimana nel mondo reale, di solito me ne sto' a casa e a passeggiare per monti e boschi. Non che voglia fare l'eremita ma piu' che altro perchè non mi ritrovo in questa societa'....a volte mi sento un po' un pesce fuor d'acqua e quindi cerco di non invadere i miei spazi con una societa' che non condivido.
Bè veniamo al dunque!
Nei giorni scorsi stavo guardando i miei soliti telefilm e mi imbatto in questa puntata di Law & Order serie 14 puntata 3 intitolata "Tradita" uscita : 8 ottobre 2003.
Ho registrato qualche secondo e ve lo metto qua' sotto, perche' al momento non ci ho fatto caso...anzi a dire la verita' pensavo di essere piu' paranoica del solito....tra me dicevo : a forza di sentirla ovunque magari l'ho sentita anche nei miei telefilm preferiti!!! 
Se per caso non riuscite a vedere il video sotto,vi metto il link di quello che ho postato sul mio canale youtube,non si sa mai che vi perdiate qualche cosa!!!!!

Video youtube Law & Order serie 14 p.3 "Tradita"



TRADITA
Titolo originale:
Patient Zero
Uscita originale:
08 Ottobre 2003
Durata:
60 Min
Diretto da:
David Platt
Scritto da:
Wendy Battles
Una donna viene uccisa con un colpo di pistola e scaraventata giù da una fuoristrada. Grazie ai numerosi testimoni, Briscoe e Green individuano il colpevole, che voleva appunto rubare l'auto. Il caso si complica quando nel bagagliaio dell'auto viene rinvenuta una fiala contenente il virus della SARS. La donna assassinata infatti lavorava in un laboratorio in cui un noto ricercatore aveva coltivato il virus a scopi di ricerca. La vicenda si fa ancora più preoccupante quando diverse persone vengono ricoverate in ospedale con i sintomi del virus: una di queste, una giornalista, accusa lo scienziato di averla volontariamente infettata dopo che questa aveva messo fine alla loro relazione sentimentale. L'uomo viene arrestato con l'accusa di tentato omicidio, ma sfortunatamente per Jack e Serena l'esito del processo viene condizionato dalla testimonianza della moglie di lui, che nonostante il tradimento lo appoggia in modo assai singolare ma molto efficace. 

Invece no!!!! Videocanta!!!!!
Se ne parlava gia' nel 2003 in America!!! Quindi oggi cosa vogliono farci credere???
Altro che virus che spuntano all'improvviso!!!! 
Per me 
O sono esperimenti pilotati per poi guadagnare vendendo vaccini 
O servono a nascondere qualche altro putiferio che scoppiera' piu' avanti!!!
Ci avete fatto caso che queste epidemie scoppiano sempre quando hanno fatto a molte persone il vaccino anti influenzale?  Qualche mese fa' si parlava di meningite,olè sparita, spazzata via dal Corona Virus,
non cadono aerei,non si parla di politica ,sport? basta!!! Aids? Sparita!!Via tutto !!!!
Spazzato via dal Corona Virus".
Vedi le persone  in giro che non fanno altro che disinfettarsi le mani!!!! Ma prima non se le lavava??? 
Non vi dico al supermercato ieri 24-02-2020 (io non ci sono andata apposta,è che faccio la spesa il lunedi' e il giovedi', quando scendo a valle....) Persone con i carrelli stracolmi!!! Avevo davanti a me due ragazzi nello scaffale dei legumi in scatola e....ho dovuto chiedergli ,se per cortesia, mi lasciavano una scatola di piselli...perchè si sono riempiti il carrello di scatolame!!!
Praticamente Natale 2020 l'abbiamo gia' festeggiato grazie al Corona Virus!!!!!
Chissa' quanto cibo butteranno via dopo l'allarme virus!!!!
Ve lo ricordate quando mancava l'acqua  e le persone facevano scorta in casa e quando finiva l'emergenza la buttavano via!!!Cerchiamo di non fare come allora!!!!
Se pensate a quanti popoli abbiamo distrutto portando i nostri virus a casa loro,forse, ora succedera' anche a noi!!! Spazzati via dal Corona Virus!!!!
Spesso penso di essere un po' paranoica e probabilmente lo sono ma.....sono in buona compagnia!!!!!
E' per questo che parlo di societa' che non condivido....la societa' dell'arraffone,di chi è piu' furbo, di chi la sa' piu' lunga degli altri,di chi pensa solo a se stesso....e pensate siamo solo al primo giorno....a volte mi sembra di tornare indietro nel tempo...e di vedere i maschietti che facevano la gara a chi faceva la pipi' piu' lontano!!!!! In questo momento la fa' piu' lontana e piu' lunga il CORONA VIRUS!!!! Battuti tutti!!!!
Certo la prevenzione,l'attenzione.....ma....cerchiamo di non andare nel panico e leggere le notizie da fonti sicure ,cosi' magari ci capiamo qualche cosa......anche se in Italia capirci qualche cosa non è facile!!!!!
Comunque qui' ho fatto un po' di ricerche.....
Pensiamo che il Corona Virus sia chissa' che cosa...ma...
Leggetevi un po' questi dati.
Influenza_spagnola

L'influenza spagnola, altrimenti conosciuta come la grande influenza o epidemia spagnola, fu una pandemia influenzale, insolitamente mortale, che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo, la prima delle due pandemie che coinvolgono il virus dell'influenza H1N1.[2] Essa arrivò ad infettare circa 500 milioni di persone in tutto il mondo,[3] inclusi alcuni abitanti di remote isole dell'Oceano Pacifico e del Mar Glaciale Artico, provocando il decesso di 50-100 milioni (dal tre al cinque per cento della popolazione mondiale dell'epoca).[4] La letalità le valse la definizione di più grave forma di pandemia della storia dell'umanità: ha infatti causato più vittime della terribile peste nera del XIV secolo.[5][6][7][8]
La malattia ridusse notevolmente l'aspettativa di vita dell'inizio del XX secoloche, nel primo anno dal diffondersi della pandemia, risultava diminuita di circa 12 anni.[9][10][11] La maggior parte delle epidemie influenzali uccide quasi esclusivamente pazienti giovani, anziani o già indeboliti; al contrario, la pandemia del 1918 uccise prevalentemente giovani adulti precedentemente sani.[12]

IL FLAGELLO DELLA SPAGNOLA
 Ai primi di febbraio 1918 l’Agenzia di stampa spagnola FABRA aveva trasmesso il seguente comunicato: “Una strana forma di malattia a carattere epidemico è comparsa a Madrid … l’epidemia è di carattere benigno non essendo risultati casi mortali”. Il morbo iniziava con sintomi generici: due giorni di incubazione con tosse, quindi insorgevano dolori in varie parti del corpo, dietro agli occhi ed alle orecchie, in regione lombare. Seguiva uno stato di torpore mentre la febbre iniziava a salire sino ai 40° C. La lingua si ricopriva di una densa patina giallastra e l'ammalato, prostrato era costretto a letto da dove non si rialzava se non dopo tre giorni, completamente guarito. Definita pertanto “la strana febbre dei tre giorni” la malattia venne solo tardivamente riconosciuta dai medici come una variante grave dell'influenza.
Il nome di “Influenza” invece risale alla testimonianza di due storici italiani, Domenico e Pietro Buoninsegni, i quali nel 1580, osservando un’epidemia molto simile, erano stati persuasi dall’influsso malefico delle stelle e l’avevano pertanto chiamata “Influenza” stellare.
Contrariamente a quanto si crede, infatti, la “Spagnola” non fu la prima grande epidemia influenzale della storia, ma soltanto la prima ad essere pubblicizzata da un nuovo sistema di mass-media.
Nasceva così un nome che sparse il panico in tutto il mondo. Anche se “benigna” l’epidemia aveva colpito la penisola iberica mettendo a letto otto milioni di spagnoli.
Inizialmente la responsabilità dell’epidemia fu addossata alle carenze del servizio sanitario spagnolo, provocando furibonde proteste da parte dei collegi medici iberici. In realtà, prima che l’infezione colpisse Madrid, circa 1.100 soldati americani erano stati costretti a letto a fort Riley nel Texas, l’11 marzo 1918. Tuttavia, con buona pace degli spagnoli, il nome della malattia diffuso dagli organi di stampa rimase quello di febbre “Spagnola”.

IL VIRUS

Tecnicamente la malattia era ed è tuttora causata da un virus (detto Myxovirus dell’influenza) che ha due caratteristiche fondamentali:
1 – quella di mutare continuamente la propria struttura in modo tale da non conferire mai un’immunità persistente agli organismi colpiti e da rendere necessari nuovi tipi di vaccino ad ogni nuova epidemia;
2 – quella di colpire, oltre alle vie aeree, le cellule muscolari (ivi comprese quelle cardiache).
La sua trasmissione avveniva per tosse o starnuti. Uno starnuto poteva immettere in aria circa 4.600 goccioline ad una velocità di 46 metri al secondo sino a 4 metri di distanza. Tali goccioline potevano rimanere sospese nell’aria per più di mezzora. Una gocciolina poteva originare circa 19.000 nuove colonie di virus.
Il Myxovirus A, responsabile della pandemia del 1918, fu isolato nel 1933 da un’équipe di scienziati. Attualmente sopravvive in molte specie animali, soprattutto nei maiali, che però non possono riprodurre la loro malattia nell’uomo. Da allora sono stati isolati altri virus influenzali catalogati come di ceppo A, B e C.
Le prime cure mediche per la curiosa febbre da cavallo erano: “dieci grani di Fenazone per abbassare la temperatura, sette grani di tintura di Noce vomica per stimolare il sistema nervoso e sette grani di digitale per sostenere il cuore …”  cui si potevano aggiungere “tre grani di carbonato d’ammonio per liberare i bronchi, quindici grani di senna come purgante e venti grani di canfora come stimolante.”
Poi la fantasia di medici e farmacisti utilizzava tutta una serie di terapie, alcune delle quali francamente ridicole. Un medico francese, ai nullatenenti non in grado di pagare le medicine dava la cura dei “due berretti”. Consigliava loro di bere molto vino rosso sino a che il berretto appeso al pomello della porta non fosse apparso sdoppiato. Così dopo una bella sudata essi sarebbero guariti. Il veneziano Tito Spagnol diede una definizione assai caustica della terapia in voga in Italia: “quattro pastiglie di chinino e un po’ di paglia per morirvi sopra”.
Molti clinici tuonavano sull’abuso di un nuovo farmaco, utile ad abbassare la febbre, ma reo di favorire complicazioni polmonari e cardiache: il suo nome era Aspirina.
La sua mortalità non era poi così elevata, circa il 5% dei casi, colpendo soprattutto vecchi, infermi o individui malnutriti. Si moriva soprattutto per complicazioni cardiache.

LE EPIDEMIE

Tra l’aprile ed il maggio 1918 la febbre aveva colpito la Francia, la Scozia, La Grecia, la Macedonia, l’Egitto e l’Italia. In maggio, per dodici giorni consecutivi, la Grand Fleet di re Giorgio V non aveva potuto prendere il largo. Tra gli equipaggi della marina britannica si contarono, in quel periodo, 10.313 casi . In giugno ad Etaples la malattia, definita al fronte come P.U.O. (Pyrexia of Unknown Origin) aveva costretto in branda 3000 soldati britannici della 1ª armata. Sempre in giugno si diffondeva in Germania, Austria, Norvegia ed India.
Durante la seconda grande epidemia, la propaganda bellica alleata aveva sfruttato l’Influenza diffondendo in Germania il seguente volantino:
«Betet tüchtig Vaterunser, - Nach wei Monat seit Ihr unser; - Dann bekmmit ihr tüchtig Fleisch und Speck, - Dann geht euch die Grippe weck!»
ovvero: “Recitate il Padrenostro perché nel giro di due mesi cadrete in mano nostra; allora mangerete carne e prosciutto e l’Influenza vi abbandonerà”

IL FRONTE ITALIANO

Sul fronte italiano la malattia fece la sua comparsa a primavera con una breve epidemia di carattere assai benigno per poi scomparire nel mese di giugno. L'ultima offensiva asburgica sul fronte degli altopiani fu dunque combattuta senza l'assillo del febbrone debilitante. La Spagnola iniziò di nuovo a mietere le sue vittime da luglio in poi raggiungendo l'apice ad ottobre. Questa volta l'affezione, pur se identica a quella primaverile, era caratterizzata da gravi complicazioni polmonari che causavano aggravamenti ed improvvisi decessi. A metà ottobre si arrivò, tra le truppe in linea, addirittura a punte di 3000 nuovi casi giornalieri.
Nella 1ª armata, nell’ultimo quadrimestre del 1918, si ebbero 32.482 casi con 2703 morti. Nella zona di sgombero nord-orientale, dove venivano ricoverati i militari ammalati provenienti dal fronte, dall’ottobre 1918 all’aprile 1919 si ebbero 90.347 casi con 8151 morti (vale a dire un decesso per 11-12 casi di malattia). Considerando i 375.000 casi di morte causati in Italia dall’epidemia (tenendo conto delle malattie complicanze della stessa influenza e causa di morte la cifra arriverebbe a quasi 500.000 italiani - dati statistici del 1925) si poteva ipotizzare che gli italiani colpiti dall’epidemia fossero circa 4,5 milioni su una popolazione di circa 36 milioni di abitanti: una proporzione impressionante.
 Il problema dello sgombero dei malati gravi fu gravemente ostacolato anche dai casi di malattia che colpivano autisti, personale ferroviario e infermieristico sino a collassare tutto il sistema dei trasporti poco prima della battaglia di Vittorio Veneto. Tra gli altopiani ed il Grappa si contarono in tutto 12460 influenzati.
Anche il paese risentì in modo eccezionale della gravità della situazione tanto che, in Europa, l'Italia poté vantare un tasso di mortalità secondo solamente alla Russia. Considerando poi la mortalità in relazione al numero degli abitanti sembra che nessuna nazione europea avesse lamentato tante vittime come l’Italia.
Le regioni più colpite furono quelle meridionali. In ottobre a Torino i morti arrivavano a 400 al giorno ma non era possibile reperire il problema sui giornali. Infatti il Capo del gabinetto, Vittorio Emanuele Orlando, aveva imposto una severa censura. Non solo! Era stato proibito il rintocco funebre delle campane, banditi annunci mortuari, cortei e funerali, allo scopo di non demoralizzare la nazione.
Va detto che l’epidemia influenzale del 1918 differiva in modo sostanziale dalle endemie che colpivano ogni anno la popolazione infantile e senile: essa, infatti, interessò soprattutto gli adulti tra i 20 ed i 40 anni.
Nel trimestre giugno-agosto 1919 si manifestava la più grave depressione nel numero dei nati nel paese, a causa proprio dell’epidemia influenzale che diradava i matrimoni, interrompeva le relazioni coniugali e favoriva interruzioni di gravidanza per aborto o morte della gestante.
 Mortalità italiana per influenza per anni
1911-1913
1914
1915
1916
1917
1918
1919
1920
1921
1922
1923
4358
3359
4174
5919
3814
274041
31781
24428
4162
13199
8808


DATI BRITANNICI SULL’EPIDEMIA IN GUERRA (fronte italiano)

Nel contingente britannico in Italia l’Influenza fu il principale motivo di inefficienza dell’armata, secondo il RMC. Da notare che non si poteva parlare di militari in stato di denutrizione
Forza calcolata in numero di razioni alimentari giornaliere
per il contingente britannico sul fronte italiano – novembre 1917 – novembre 1918: 94.634
Perdite britanniche di guerra sul fronte italiano: 1.354 in battaglia
Perdite temporanee da malattia o esiti di ferita: 51.311  ammessi agli ospedali
morti da malattia o complicazione di ferita: 759
ricoverati per Influenza: 17.088 di cui 11.514 in ospedali di retrovia
morti per Influenza durante la campagna: 481 la mortalità inglese - la più elevata di tutti i fronti !!
tot. perdite britanniche per Influenza in Italia: 1804



Ammissione di affetti da sindrome influenzale agli ospedali da campo britannici (tutti i fronti)
1916
1917
1918
1919
1920
18.894
9.287
54.563
11.251
994
 Di questi 94.989 soldati 1073 morirono, 520 furono riformati come invalidi e 91.625 tornarono in servizio attivo. Il resto ebbe sorte diversa.

DATI SULLA MORTALITÀ MONDIALE

Mancano evidentemente dati statistici precisi sui continenti asiatico e africano tuttavia in studi di epidemiologia si ritenne che venisse contagiata più della metà popolazione mondiale. Secondo Edwin Oakes Jordan (Epidemic Influenza 1927) morirono 1.075.685 persone in America settentrionale e centrale, 327.250 in America latina, 2.163.303 persone in Europa, 15.757.363 in Asia, 965.245 in Australia ed Oceania, 1.353.428 in Africa per un totale di 21 milioni 642.274 persone decedute a causa dell’Influenza tra il 1918 ed il 1921.
In Europa il primato spettava alla Russia con 450.000 morti. L’Italia veniva subito dopo, seconda in graduatoria, con 375.000 morti.



Una pandemia influenzale è un'epidemia di virus influenzale che si espande su scala mondiale e infetta una grande porzione della popolazione umana. A differenza delle regolari epidemie stagionali le pandemie avvengono irregolarmente, e ne compaiono circa 3 in ogni secolo[1]. Il fatto che sia dichiarata pandemia non vuol dire che sia una patologia grave, dato che tale definizione non prende in considerazione il livello di gravità[2][3]. In alcuni casi possono provocare alti livelli di mortalità, come testimoniato dalle ultime pandemie influenzali che sono avvenute nel XX secolo: l'influenza spagnola del1918 che causò oltre 50 milioni di morti, l'influenza asiatica del 1957, l'influenza di Hong Kong del 1968.

Corsia dell'Ospedale di Camp Funston nel Kansas durante l'influenza spagnola del 1918

Dattilografa con la mascherina durante l'epidemia influenzale del 1918

Le pandemie avvengono quando un nuovo ceppo del virus dell'influenza viene trasmesso all'uomo da un'altra specie animale. Le specie importanti nell'insorgenza di un nuovo ceppo umano sono i suini, le galline e le anatre. Questi nuovi ceppi non sono ostacolati dall'immunità delle persone che hanno contratto precedenti ceppi, e quindi si possono spargere rapidamente ed infettare moltissime persone. I virus di tipo A possono occasionalmente essere trasmessi dai volatili selvatici ad altre specie provocando focolai nel pollame domestico e potrebbero anche generare pandemie nell'uomo[4][5].

L'OMS ha avvertito che esiste un sostanziale rischio di pandemia entro i prossimi anni. Uno dei virus candidati più importanti è una variante altamente patogenica del sottotipo H5N1 del tipo A. Attualmente sono in sviluppo dei vaccini contro i sottotipi più sospettati, tra cui H5N1, H7N1 e H9N2[6]


Manifesto giapponese del 1919 per il trattamento precoce dell'influenza spagnola


https://www.epicentro.iss.it/passi/storiePandemia

Le Pandemie Influenzali del Ventesimo Secolo

Nel ventesimo secolo si sono verificate tre pandemie influenzali: nel 1918, 1957, e 1968, che sono identificate comunemente in base alla presunta area di origine: Spagnola, Asiatica e Hong Kong.
Si sa che sono state causate da tre sottotipi antigenici differenti del virus dell’influenza A, rispettivamente: H1N1, H2N2, e H3N2.
Sebbene non classificate come pandemie, tre importanti epidemie si verificarono anche nel 1947, nel 1977 e nel 1976.
Le epidemie maggiori non mostrano una periodicità o caratteri prevedibili e differiscono l’una dall’altra. Esistono prove scientifiche a favore dell’ipotesi che le vere pandemie, con modifiche dell’emagglutinina, originino da riassortimento genetico con virus dell’influenza A degli animali.

1918: la Spagnola (H1N1)

Si stima che un terzo della popolazione mondiale fu colpito dall’infezione durante la pandemia del 1918–1919. La malattia fu eccezionalmente severa, con una letalità maggiore del 2,5% e circa 50 milioni di decessi, alcuni ipotizzano fino a 100 milioni.
Negli anni trenta furono isolati virus influenzali dai maiali e dagli uomini che, attraverso studi sieroepidemiologici furono messi in relazione con il virus della pandemia del 1918. Si è visto che i discendenti di questo virus circolano ancora oggi nei maiali. Forse hanno continuato a circolare anche tra gli esseri umani, causando epidemie stagionali fino agli anni ’50, quando si fece strada il nuovo ceppo pandemico A/H2N2 che diede luogo all’Asiatica del 1957. I virus imparentati a quello del 1918 non diedero più segnali di sé fino al 1977, quando il virus del sottotipo H1N1 riemerse negli Stati Uniti causando un’epidemia importante nell’uomo.. Da allora virus simili all’ A/H1N1 continuarono a circolare in modo endemico o epidemico negli uomini e nei maiali, ma senza avere la stessa patogenicità del virus del 1918.
Dal 1995, a partire da materiale autoptico conservato, furono isolati e sequenziati frammenti di RNA virale del virus della pandemia del 1918, fino ad arrivare a descrivere la completa sequenza genomica di un virus e quella parziale di altri 4. Il virus del 1918 è probabilmente l’antenato dei 4 ceppi umani e suini A/H1N1 e A/H3N2, e del virus A/H2N2 estinto.
Questi dati suggeriscono che il virus del 1918 era interamente nuovo per l’umanità e quindi, non era frutto di un processo di riassortimento a partire da ceppi già circolanti, come successe poi nel 1957 e nel 1968. Era un virus simile a quelli dell’influenza aviaria, originatosi da un ospite rimasto sconosciuto.
La curva della mortalità per età dell’influenza, che conosciamo per un arco di tempo di circa 150 anni. ha sempre avuto una forma ad U, con mortalità più elevata tra i molto giovani e gli anziani. Invece la curva della mortalità del 1918 è stata a W incompleta, simile cioè alla forma ad U, ma con in più un picco di mortalità nelle età centrali tra gli adulti tra 25 e 44 anni.
I tassi di mortalità per influenza e polmonite tra 15 e 44 anni, ad esempio furono più di 20 volte maggiori di quelli degli anni precedenti e quasi metà delle morti furono tra i giovani adulti di 20–40 anni, un fenomeno unico nella storia conosciuta. Il 99% dei decessi furono a carico delle persone con meno di 65 anni, cosa che non si è più ripetuta, né nel 1957 e neppure nel 1968. I fattori demografici non sono in grado di spiegare questo andamento.


1957: l’Asiatica (H2N2)
Dopo la pandemia del 1918, l’influenza ritornò al suo andamento abituale per tutti gli anni trenta, quaranta e cinquanta, fino al 1957, quando si sviluppò la nuova pandemia. All’epoca il virus era stato isolato nell’uomo nel 1933 e poteva essere studiato in laboratorio.
Tranne le persone con più di 70 anni, la popolazione non aveva difese contro il virus.
Nonostante non esistesse una sorveglianza epidemiologica o di laboratorio, come quelle che abbiamo oggi, il virus fu studiato nei laboratori di Melbourne, Londra e Washington, dopo il riconoscimento che un’importante epidemia era in corso. Il New York Times in un articolo descrisse l’epidemia che aveva coinvolto circa 250.000 persone in un breve periodo ad Hong Kong.
Il virus fu rapidamente riconosciuto con i test di fissazione del complemento, mentre lo studio dell’emagglutinina virale mostrò che si trattava di un virus differente da quelli fino ad allora isolati negli uomini. Ciò fu confermato anche dalla neuraminidasi. Il sottotipo del virus dell’Asiatica del 1957 fu più tardi identificato come un virus A/H2N2. Il virus aveva diversi caratteri immunochimici che differivano marcatamente dagli altri ceppi conosciuti.
Si sapeva che nell’influenza le infezioni batteriche polmonari secondarie o concomitanti erano frequenti, e ad esse erano dovuti molti dei casi fatali. A volte però la sovrapposizione batterica non poteva essere dimostrata, per cui si parlava occasionalmente di polmonite abatterica. Ma, con l’Asiatica del 1957, fu molto diffuso ed evidente il fenomeno di polmoniti primariamente virali.
In contrasto a quanto osservato nel 1918, le morti si verificarono soprattutto nelle persone affette da malattie croniche e meno colpiti furono i soggetti sani.
Il virus dell’Asiatica (H2N2) era destinato ad una breve permanenza tra gli esseri umani e scomparve dopo soli 11 anni, soppiantato dal sottotipo A/H3N2 Hong Kong.

1968: Influenza Hong Kong (H3N2)
Come nel 1957, la nuova pandemia provenne dal Sud Est Asiatico e anche questa volta fu la stampa a dare l’allarme con la notizia di una grande epidemia in Hong Kong data dal Times di Londra. Nel 1968, come nel ’57 le comunicazioni con la Cina continentale erano poco efficienti. 
Poiché l’epidemia si trasmise inizialmente in Asia, ci furono importanti differenze con quella precedente: in Giappone le epidemie furono saltuarie, sparse e di limitate dimensioni fino alla fine del 1968. Il virus fu poi introdotto nella costa occidentale degli USA con elevati tassi di mortalità, contrariamente all’esperienza dell’Europa dove l’epidemia, nel 1968–1969, non si associò ad elevati tassi di mortalità. In Italia l’eccesso di mortalità attribuibile a polmonite ed influenza associato con questa pandemia fu stimato di circa 20.000 decessi.
Poiché il virus Hong Kong differiva dal suo antecedente dell’Asiatica del 1957 per l’antigene emagglutinina, ma aveva lo stesso antigene neuraminidasi, si pensò che l’impatto variabile nelle diverse regioni fosse imputabile a differenze nell’immunità acquisita nei confronti dell’antigene neuraminidasi.

Eventi quasi pandemici

1947: Pseudo pandemia (H1N1)
Alla fine del 1946, un’epidemia di influenza si diffuse in estremo oriente, in Giappone e Corea, tra le truppe americane, e successivamente, nel 1947, ad altre basi militari negli USA dove fu isolato un ceppo virale che sembrò molto differente dal virus dell’influenza A, sotto il profilo antigenico, per cui fu chiamato: “Influenza A prime”. Si ritiene che questa epidemia possa essere considerata una pandemia lieve, perché si diffuse a livello globale, ma causò relativamente pochi morti.
Si verificò il completo fallimento del vaccino nel proteggere un gran numero di militari americani vaccinati.
Il vaccino conteneva un ceppo H1N1 che era risultato efficace nelle stagioni 1943–1944 e 1944–1945. Negli anni successivi, quando furono caratterizzati sia il virus del 1943, da cui era stato derivato il vaccino, che quello del 1947 si osservò che le sequenze di RNA virale erano marcatamente diverse in quanto a composizione.

1977: Epidemia dell’Influenza Russa (H1N1)
Questa epidemia si era diffusa nel maggio 1977 nel nord est della Cina, ma fu denominata “Russa”. Essa si diffuse rapidamente ma soprattutto o quasi unicamente tra i giovani con meno di 25 anni, con manifestazioni cliniche lievi, anche se tipicamente influenzali. Si ritiene che i giovani non fossero stati esposti al virus H1N1, che non aveva più circolato più dal 1957, quando erano diventati dominanti prima ceppi H2N2 e poi H3N2. In effetti, la caratterizzazione antigenica e molecolare ha dimostrato che questo virus era molto simile a quelli circolanti negli anni ’50.















































Coronavirus

Focolaio internazionale di infezione da nuovo coronavirus SARS-CoV-2

Attenzione: in queste pagine si parla di una situazione in rapida evoluzione e quindi le informazioni (che sono in linea con quelle riportate dalle autorità internazionali, come OMS ed ECDC) potrebbero non risultare sempre allineate con i dati e le informazioni più recenti disponibili.

Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan (Provincia dell’Hubei, Cina). Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South China Seafood City market (si sospettava un possibile meccanismo di trasmissione da animali vivi). Il 9 gennaio 2020, il China CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina) ha identificato un nuovo coronavirus (provvisoriamente chiamato 2019-nCoV) come causa eziologica di queste patologie. Le autorità sanitarie cinesi hanno inoltre confermato la trasmissione inter-umana del virus. L’11 febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Il Gruppo di Studio sul Coronavirus (CSG) del Comitato internazionale per la tassonomia dei virus (International Committee on Taxonomy of Viruses) ha classificato ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2 il virus provvisoriamente chiamato dalle autorità sanitarie internazionali 2019-nCoV e responsabile dei casi di COVID-19 (Corona Virus Disease). Il CSG – responsabile di definire la classificazione ufficiale dei virus e la tassonomia della famiglia dei Coronaviridae – dopo aver valutato la novità del patogeno umano e sulla base della filogenesi, della tassonomia e della pratica consolidata, ha associato formalmente questo virus con il coronavirus che causa la sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoVs, Severe acute respiratory syndrome coronaviruses) classificandolo, appunto, come Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2). Inoltre, per facilitare la comunicazione, il Gruppo di Studio sul Coronavirus ha proposto di utilizzare, per i singoli isolati, la convenzione di classificazione: SARS-CoV-2/Isolato/Ospite/Data/Luogo.

Al 2 marzo, in base ai dati pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) nel sito dedicato al focolaio da nuovo coronavirus, sono stati notificati complessivamente 89.068 casi confermati in laboratorio di COVID-19, di cui 3.046 decessi. In Europa, nei Paesi UE/SEE (Unione europea/Spazio economico europeo), si registrano 2.199 casi confermati.

La maggior parte dei casi registrati al di fuori della Cina sono associati a viaggi in zone dove è documentata la trasmissione del virus. In Europa sono stati documentati cluster di trasmissione locale in Germania, Francia, Italia e nel Regno Unito.

Casi confermati*
89.068
Decessi*
3.046
Casi confermati in Europa (EU/EEA+UK)*
2.199
*Fonte ECDC (2 marzo 2020)

Bisogna tuttavia ricordare che queste cifre sono possono essere sottostimate rispetto ai casi diagnosticati nell'area colpita poiché i dati disponibili vengono aggiornati giornalmente man mano che nuove informazioni sono trasmesse ufficialmente dalle autorità sanitarie nazionali o altre agenzie internazionali.

Situazione in Italia
Consulta la pagina dedicata al focolaio italiano di COVID-19.

Valutazione del rischio dell’ECDC
Secondo il risk assessment (valutazione del rischio) aggiornato al 2 marzo dall’ECDC:
  • il rischio associato a COVID-19 per i cittadini dei Paesi UE/SEE (Unione europea/Spazio economico europeo) e del Regno Unito è, attualmente, moderato/alto
  • il rischio di infezione per i cittadini UE/SEE e del Regno Unito, che risiedano o siano in visita in zone in cui non siano stati registrati casi, vi siano diversi casi importati o dove sia documentata una trasmissione locale limitata è, al momento, basso/moderato
  • il rischio di infezione per i cittadini UE/SEE e del Regno Unito, che risiedano o siano in visita in zone in cui è presente una trasmissione locale diffusa è al momento alto
  • il rischio che si verifichino focolai di COVID-19 in altri Paesi UE/SEE e nel Regno Unito è al momento considerato moderato/alto
  • il rischio che nelle prossime settimane si verifichi una trasmissione diffusa e sostenuta di COVID-19 nei Paesi UE/SEE e nel Regno Unito, con casi e focolai di infezione notificati da più Paesi, è attualmente moderato/alto
  • il rischio per la capacità dei sistemi sanitari EU/SEE e Regno Unito nelle prossime settimane è considerato al momento moderato/alto.
Per approfondire e rimanere aggiornati è possibile consultare la pagina dedicata sul sito dell’ECDC.

La valutazione del Comitato di Sicurezza del Regolamento Sanitario Internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
Il 30 gennaio 2020, dopo la seconda riunione del Comitato di sicurezza, il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato il focolaio internazionale da nuovo coronavirus 2019-nCoV un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (Public Health Emergency of International Concern – PHEIC), come sancito nel Regolamento sanitario internazionale (International Health Regulations, IHR, 2005). Leggi lo statement sul sito dell’OMS e l’approfondimento dedicato su EpiCentro.

Nella dichiarazione rilasciata dall’OMS il 23 gennaio, dopo il primo meeting del Comitato di Emergenza, è stata inoltre fornita una stima preliminare del numero di riproduzione di base (R0) del 2019-nCoV di 1,4-2,5. L’R0 è un numero che quantifica quanti casi secondari sono attesi in seguito ad una singola infezione in una popolazione completamente suscettibile e quando è maggiore di 1 indica una epidemia. Consulta il Primo Piano ISS dedicato a R0.

I consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’OMS ha inoltre diramato le seguenti raccomandazioni generali:
  • evitare il contatto stretto con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute
  • lavare frequentemente le mani, in particolare dopo contatto con persone malate o con il loro ambiente
  • evitare contatti non protetti con animali di fattoria o selvatici
  • persone con sintomi di infezione acuta delle vie aeree dovrebbero mantenersi a distanza, coprire colpi di tosse o starnuti con fazzoletti usa e getta o con i vestiti e lavarsi le mani
  • rafforzare, in particolare nei pronto soccorso e nei dipartimenti di medicina d’urgenza, le misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni

E.....non poteva mancare 

La Guerra dei Mondi del 1953 Finale






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Ciao al prossimo virus!!!!!!!!!!!!

Speriamo di noooo!!!!!


Io vorrei tornare ad uscire con le mie rughe al vento

Non vestita da bandito!!!!